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  1. Marco says:

    Salve, ho solo una domanda/curiosità.
    Avete aprofondito la questione Android partendo da questo punto?
    https://source.android.com/devices/accessories/aoa2.html

    Dovrebbe esserci la soluzione alla connettività.
    Io ho avuto porblemi simili con il bluetooth di Android, a causa dei profili hardware, e capisco i problemi che avete incontrato.

    Purtroppo non ho proprio tempo per partecipare o dare una mano.
    Il mio è solo un suggerimento che probabilmente avete già valutato.

    Buon lavoro!

    • Livio says:

      Ormai Windows 10 è così comodo ed economico, sia sui tablet che gli altri dispositivi portatili, che non vale più la pena di perdere tempo con Android, Linux e Mac.

      Se qualcuno vuol provarci si accomodi. Noi gli abbiamo dedicato fin troppo tempo in passato, con risultati pessimi, per cui non desideriamo ripetere l’esperienza.

  2. Cristian says:

    Salve, sono un laureando e sto facendo una tesi sull’analisi dell’olio d’oliva con l’ausilio del theremino oil meter e sulla base di ciò assemblare lo strumento di misura. Volevo chiedervi se potevate mandarmi lo schema del circuito stampato e dei cavetti di collegamento.
    Grazie

  3. renato says:

    salve a tutti ,mi chiamo renato ho la passione dell’archeologia dilettantistica,per le mie ricerche avrei bisogno di un georadar,ma costano un patrimonio,mi chiedevo se potevo farne uno con theremino
    premetto che purtroppo non capisco niente di elettronica,se c’è qualcuno che mi aiuta mi farebbe un favore,grazie

    • Livio says:

      Con i moduli già esistenti non si può fare. Più volte abbiamo pensato di fare moduli per cercametalli e georadar, ma non so proprio dirti se e quando avremo del tempo, dato che si tratta di progetti abbastanza complessi. Nel frattempo potresti aiutarci raccogliendo in un breve testo le caratteristiche dei georadar esistenti. Mi raccomando breve, una pagina al massimo, altrimenti facciamo più in fretta a cercare da soli in Internet, che a capire cosa c’è scritto.

      Se hai molto tempo potresti anche individuare modelli e configurazioni meccaniche ragionevolmente costruibile da hobbisti. Escludendo, ad esempio, i georadar così ingombranti da aver bisogno di un camion attrezzato e quelli dalle caratteristiche stratosferiche e dal costo ancor più esagerato degli altri.

      Prova anche ad aprire Google e cercare “Georadar schematics”, “Georadar open source”, “Georadar DIY” e simili. Ma, per piacere, non inviarci decine di link iniziando da domani stesso. Per essere utile la tua ricerca deve essere “predigerita” e terminare in poche righe di testo veramente utili altrimenti, come già scritto, impiegheremmo meno tempo a cercare da soli.

  4. Giovanni says:

    Salve,
    ho letto la descrizione del sensore di polvere e l’ho trovata interessante, però vorrei capire meglio la parte in cui dite che è possibile riconoscere la dimensione delle particelle, e addirittura contarle una ad una, in base agli impulsi di uscita. Quello che mi lascia perplesso è che il LED viene già in partenza pilotato a impulsi, quindi come fate a distinguere gli impulsi dovuti al passaggio delle particelle da quelli del pilotaggio on/off del LED? Quanto dura il passaggio di un granello di polvere davanti al fascio di luce, rispetto al periodo di attivazione del LED?
    Vorrei fare anch’io esperimenti con questo tipo di sensori e questo della SHARP sembra avere un buon rapporto prezzo/prestazioni, ma è proprio il funzionamento a impulsi che mi fa nascere dei dubbi. Se aveste qualche immagine in cui si vedono gli impulsi in presenza di polvere più o meno fine sarebbe utilissimo.
    Grazie in anticipo
    Giovanni

    • Livio says:

      Ci scusiamo di non aver risposto subito. E’ stato un errore di “sbaglio” o meglio di “dimenticanza”.

      Gli impulsi sono molto frequenti (circa 500 ogni secondo) per cui con particelle grandi si hanno decine di impulsi durante il passaggio di una singola particella. Il segnale che si vede è una salita, una zona piatta e una discesa. Il tempo della zona piatta da approssimativamente le dimensioni.

      Con particelle medie non c’è una zona piatta ma solo una salita e una discesa e la dimensione della particella è approssimativamente data dalla altezza dell’impulso.

      Le particelle piccole non si possono contare, fanno una nebbiolina che diminuisce la luce che passa e quindi si vede un segnale continuo. Quindi per le particelle piccole (polveri sottili) si desume la quantità per metro cubo da quanto è alto questo livello di tensione di base.

      Per poter ottenere le migliori prestazioni si deve regolare il flusso dell’aria piuttosto lento. Si usa una ventolina piccola (due o tre centimetri di lato) con un imbuto e si regola la tensione con un alimentatore variabile per ottenere la velocità giusta. La segatura fine è un buon campione di polvere con granelli approssimativamente tutti dello stesso diametro. Il borotalco ha granelli piccolissimi. Mentre per le polveri sottili si può usare il fumo.

      Mi spiace ma il software è tra le molte cose che abbiamo in costruzione e non abbiamo immagini al momento.

      • Giovanni says:

        Grazie per la risposta. Ma quindi pilotate il sensore a 500 Hz e non 100 Hz come indicato sul datasheet Sharp? Adesso sto facendo qualche esperimento anch’io con un Atmel ATTiny e sono curioso di vedere gli impulsi che otterrò appena sarà funzionante, se mi dite che a 500 Hz si riesce a campionare meglio proverò a salire di frequenza.

        • Livio says:

          Anche le nostre sono prove…

          A 500 Hz il condensatore non si carica del tutto e il led fa meno luce. Potrebbe essere che ti trovi bene anche a 100 Hz, si tratta solo di rallentare il flusso dell’aria di cinque volte per ottenere gli stessi risultati. Naturalmente poi ci vuole anche un tempo cinque volte maggiore per raccogliere la stessa quantità di dati. Ma se il tempo di ogni analisi non è un problema (e solitamente non lo è) allora si può rallentare il flusso a piacere e “vedere” bene il passaggio delle particelle.

          Dimenticavo, il tempo di passaggio è dato principalmente dalle dimensioni del fascio del led e non dal diametro delle particelle. Solo le particelle più grandi lo incrementano un po’. In gran parte dei casi vederle passare serve solo per contarle ma non per stabilirne la dimensione. La dimensione la si ricava (in modo molto approssimativo) dalla variazione della quantità di luce che provocano.

          Una cosa che forse ti è sfuggita è il sample-hold del nostro schema. Il sample-hold permette di avere una uscita non impulsiva ma continua. Questo semplifica di molto la lettura dei dati con un Adc, in quanto l’Adc non ha bisogno di essere sincrono.

  5. Paolo says:

    Salve, sono un nuovo curioso del vostro sistema. Lo trovo molto interessante tant’è che ho deciso di acquistare alcuni moduli per fare delle prove (kit Theremino superpack master V5). Ho trovato poi estremamente intigranti i moduli FlatPC con Windows 10 installato. Avete qualche notizia circa la loro commercializzazione? Sullo store compaiono ma non riportano la possiiblità di acquisto ne tantomeno una possibile data. Immagino che anche voi non abbiate novità ma la cosa è così stimolante che devo chiedervi se avete degli aggiornamenti.

    Grazie e complimenti per il lavoro.

    • Livio says:

      Stiamo facendo il possibile per affrettare la progettazione. Ma trattare con i cinesi richiede sempre molto tempo, sia per la distanza ma soprattutto per la lingua.

      Nel frattempo ci sono varie alternative possibili:

      1) Gli stick Meegopad con Windows10. Praticamente identici a un FlatPC, stesso processore, stesse prestazioni. Li abbiamo provati e vanno benissimo con tutte le nostre applicazioni. Li puoi trovare su Amazon o su eBay per circa 80 Euro.

      2) Lo “YUNTAB Intel tv box Windows 10 Compute MINI PC” che si trova su Amazon per 97 Euro, anche lui con le stesse prestazioni.

      3) Tablet da 7 pollici o 8 pollici. Ad esempio il “Mediacom WinPad W801 Tablet PC” da 74 Euro, oppure il “Mediacom WinPad W700 Tablet PC” da 41 Euro spedizione compresa. E sono tutti Atom Z3735G, cioè QuadCore per 1.8 GigaHz. Il primo ha 16 Giga di memoria, il secondo 32 Giga (vuol dire che sopporta decine delle nostre applicazioni contemporaneamente e anche qualche film).

      In tutti i casi si deve fare attenzione che il sistema operativo sia Windows, altrimenti le nostre applicazioni non funzionano.

  6. rodolfo says:

    Ciao, ho scaricato la libreria per LTSpice, ottima, ampia scelta, grazie.
    Ho riscontrato un problema utilizzando un transistor Darlington, in quanto il subcircuit richiamato dal modello non viene trovato.
    Sapete indicarmi come risolvere?
    Grazie, saluti.

    • Livio says:

      Hai ragione abbiamo provato adesso e i darlington non funzionano, i darlington fanno parte delle librerie originali di LTSpice e non li abbiamo curati. Molte parti delle librerie originali sono abbastanza approssimative o macchinose da usare…

      Adesso andremo a vedere negli esempi come si usano e se scopriremo qualcosa te lo scriveremo nel prossimo messaggio.

      • Livio says:

        Si direbbe che si deve scrivere a mano il nome. Quindi devi fare tasto destro sul componente e nella linea “SpiceModel” scrivere, ad esempio, “TIP131” e poi dare OK.

        Se non riesci apri il file seguente e guarda come hanno fatto:
        “circuits\Educational\LtSpicePlus\Discretos\Bjt\Darlington_test.asc”

        Se non trovi quel file scrivici a engineering@theremino.com e te lo manderemo.

  7. Giacomo74 says:

    Ciao, avrei bisogno del vostro aiuto.
    mi sto cimentando nello scrivere un piccolo software con VB 2008 per la semplice lettura di sensori con theremino.
    Per ottenere il valore di lettura degli slot, ho usato la vostra classe Class_ThereminoSlots.vb che ho preso da Theremino_EmptyApp. Fin qui tutto bene se non fosse che (già in debug) il software non legge lo slot sul mio pc con windows 10. L’ho provato su altri due pc (uno con Xp ed uno con Vista) e va tutto bene. HAL funziona benissimo su tutti e tre ii pc ma sembra che sul mio windows 10 la classe suddetta non funzioni. Avete qualche idea da suggerirmi?

    • Livio says:

      Devi compilare per X86 altrimenti i computer con sistema operativo a 64 bit non riescono a mettere in contatto gli Slot di alcune applicazioni con quelli di altre.

      I sistemi a 64 bit sono goffi e incasinati e nemmeno vanno più veloci, tranne per alcune applicazioni tipo editing video e editing 3D. Per tutto il resto creano solo problemi e vanno addirittura più piano in quanto finiscono per spostare 64 bit anche quando ne servirebbe uno solo.

      Nei sistemi a 64 bit esistono due zone separate System 32 che contiene le applicazioni a 64 bit e SysWow 64 che contiene quelle a 32 bit ………. ???

      Non è un errore è proprio così. I nomi sono sadicamente al contrario rispetto al contenuto. Ci sono motivi validi che hanno portato a questa decisione, ma sarebbe troppo lungo spiegarli qui. Basti sapere che il SysWow 64 è un “sottosistema capace di far funzionare le applicazioni a 32 bit nelle versioni di Windows a 64 bit”.

      Questa complicazione si paga con rallentamenti di ogni genere e si ottengono due risultati: (1) Si occupa doppia memoria. (2) Tutto diventa più lento e incasinato. Gli unici che ne traggono vantaggio sono, come scritto prima, i grossi programmoni come 3DSMax (per il 3D) o gli editing video professionali (che non usa quasi nessuno).

      Per evitare di incappare in questi problemi noi compiliamo tutte le nostre applicazioni a 32 bit.

      E abbiamo anche verificato che compilare a 32 o a 64 bit non cambia nulla in termini di velocità (valido per applicazioni semplici e ben scritte come le nostre).

      Il modo più facile di avere tutto ben configurato è partire da una applicazione già pronta, tipo la “Empty App” e modificarla.
      https://www.theremino.com/downloads/notes-on-software#emptyapp

      Alcune operazioni (ad esempio eliminare il file “suo” o non copiarlo perché è “nascosto” e quindi non selezionabile quando si copiano i file) possono modificare la impostazione “x86” e farla diventare “Any CPU”. Quindi prima di compilare si dovrebbe sempre verificare che la casella apposita sia impostata su “x86”. Nel caso manchi la casella seguire le note spiegate qui:
      https://www.theremino.com/downloads/notes-on-software#visualstudio

      Come aggiungere il modo “x86” a una applicazione è spiegato alla fine del primo capitolo di questa pagina:
      https://www.theremino.com/downloads/notes-on-software

      Dato che hai intenzione di imparare a scrivere applicazioni per il sistema Theremino faresti bene a leggere con attenzione tutta la pagina “Downlads/Introduzione” (“Notes-on-software” in inglese). Ci sono consigli che potrebbero farti risparmiare molto tempo:
      https://www.theremino.com/downloads/notes-on-software

      • Giacomo74 says:

        Grazie Livio e scusa il mio dilettantismo. Avevo letto quella pagina all’inizio del mio interesse sul sistema Theremino e me ne ero del tutto dimenticato. Ora però ho un altro problema: nel mio pc (Lenovo G50) ho un Windows 8.1 originale per il quale ho “approfittato” dell’offerta gratuita di Microsoft di passaggio a Windows 10. Sarà per questo che il Framework 3.5 non mi si installa? >(

        • Livio says:

          Non è per Window10 il quale funziona benissimo, ne abbiamo decine su computer di ogni tipo.

          Probabilmente non stai effettuando la installazione giusta. Forse invece che quella del nostro sito dovresti fare quella ufficiale. O forse DotNet lo hai già e il problema è un altro.

          Di solito Windows10 non richiede nemmeno di installare DotNet manualmente, lo fa lui stesso andandoselo a cercare in Internet. Ti avverte che manca, se lo installa e un minuto dopo funziona. Ma devi essere connesso a Internet e dargli il permesso di farlo.

          Potrebbero esserci problemi se utilizzi un antivirus al posto di Windows Defender. Non ti fidare degli antivirus, disinstallali subito, sono proprio loro che creano i virus, leggi qui: https://www.theremino.com/blog/tips-and-tricks/security

          • Giacomo74 says:

            Ok. ho controllato nel registro di windows
            HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\NET Framework Setup\NDP
            e lo l’ho trovato già installato.
            Grazie Livio

            • Livio says:

              C’è un modo più facile per controllare. Lanci una delle nostre applicazioni e se si apre allora DotNet è a posto.

  8. gianni.c says:

    salve a tutti sono gianni e sono novello del sistema theremino…ma “a mè mi piace un sacco”
    Per lello o livio.. non ho capito bene communque ringrazio e mi complimento.
    Riguardo alle mie perplessità sul cambiare il numero di slot dal programma cnc, mi sono complicato la vita per niente…pensavo più complicato e cercavo una soluzione cambiando le dichiarazioni da vb…….sono un c.ne ….stupidino ho capito che basta cambiare il numero nello script di teremino hal per esempio:da colonna param 1 cambiare n7 in n 32 e la catena di fine corsa funziona.
    penso di aver fatto bene così.. se ho sbagliato aiutatemi grazie.
    Certo che se è cosi semplice ,i complimenti aumentano
    Grazie lello o livio per avermi dato l’imput della semplicità della cosa

    • Livio says:

      E’ ancora più semplice… niente colonna param1 n.7, ecc… I numeri degli Slot li puoi cambiare direttamente nelle caselle dell’HAL, senza nemmeno andare ad aprire il file di configurazione.

      Comunque consolati, capita a tutti. Il sistema Theremino è piuttosto atipico per cui all’inizio ci vuole un po’ di tempo a capire le tecniche fondamentali.

      Prima di tutto ti consiglio di leggere tutto quello che riguarda gli Slot in questa pagina:
      https://www.theremino.com/downloads/foundations

      E poi anche di leggere il file di istruzioni dell’HAL, che si scarica insieme all’HAL e si può aprire dal suo menu “Aiuto/Istruzioni” (ma prima è bene che apri il menu Language e lo imposti in italiano).

      E comunque se hai dei problemi non perderci troppo tempo, chiedi e ti indicheremo subito la soluzione più semplice.

    • Livio says:

      Visto che chiedevi di Livio e di Lello, se vuoi schiarirti le idee puoi vederci qui:
      https://www.theremino.com/contacts/about-us

      Noi del sito theremino.com siamo solo degli appassionati di elettronica, non vendiamo niente e spieghiamo solo “come si fa”.

      Lello invece si occupa del sito ThereminoStore e lo gestisce per conto di una società cinese con sede a Shenzen.

      • gianni.c says:

        grazie delle spiegazioni di lello e livio…avevo provato dalla al ma non ci riuscivo…adesso riprovo, forse sbagliavo qualche cosa

        • Livio says:

          Per cambiare lo Slot a un Pin nell’HAL:
          – Selezioni la riga del Pin in modo che diventi evidenziata in azzurro.
          – Vai nella sezione “Proprietà del Pin” e Individui la casella “Slot”.
          – Modifichi il numero con mouse e tastiera.

          Se non riesci scrivici qui oppure a engineering@theremino.com, eventualmente ci sentiremo anche per telefono e capiremo subito il perché.

          • gianni.c says:

            scusa livio, ho risolto ancora prima dei tuoi post esaustivi, ero solo io che lo pensavo più complicato e mi erano sfuggite le caselle perchè ero concentrato a tarare i motori.
            grazie e invece ho un altro quesito da porti.. andando avanti ti stancherai di mè….

  9. gianni.c says:

    Ciao livio, il mio cam mi domanda e ha una lista di post processor….ne hai uno in particolare da consigliarmi per il teremino cnc?
    Stò usando featurecam della autodesk, ma i codici che ho provato mi danno sempre errori.
    consiglio?
    Grazie

    • Livio says:

      Selezionare il cam più semplice che trovi.
      Dargli un nome tuo e ri-salvarlo.
      Provare a fare un GCode.
      Vedere che codici GCode danno errore.
      Dire al cam di non usare i codici che danno errore.

  10. Bart Provo says:

    Query: DAA manual in English?
    Hi,
    I am using ThereminoMCA and DAA on a a cheap laptop to
    obtain demonstration radiation energy spectra from laboratory samples
    in a NaI(Tl) scintillation-well detector & PMT on an old (circa 1960’s)
    Philips LX1100 Isotope Selector system.
    Am greatly impressed with T.MCA and the supporting documentation.
    Unfortunately I am monolingual and Daa.pdf is in Italian (?).
    I would appreciate an English translation.
    Thanking you,
    Bart.

  11. vital1 says:

    I have set up a radiation monitoring Station at Caloundra on the Sunshine Coast, Queensland, Australia. The local background level here shot up to + 40% above average on some days, in June 2017. I have been investigating possible sources for this significant background level increase.

    Caloundra Report June 2017

    Monitoring Station Location Map

    http://sccc.org.au/monitoring/Australian-Map.jpg

    There was a steady increase in background levels in early June 2017, significantly above average.

    As this event started in early June, the bench area around the monitoring GammaScout Geiger counter was cleaned, and the GammaScout was also cleaned to eliminate the possibility of dust contamination. This made no difference, as background levels remained higher than usual.

    It was mostly dry for the month, with only 20mm of rain for the whole month. The local live radon monitor did detect small increases in local Radon levels that coincided with recorded background radiation level increases. These Radon level increases would have been a contributing factor to the background level increase, but not significant enough to be the only factor.

    June month day average background chart, created from GammaScout Geiger counter 60 second data logging.

    http://sccc.org.au/wp-content/uploads/2017/06/Caloundra-local-average-background-radiation-levels-June-2017.jpg

    The June 2017 Cairns Caloundra comparison chart, shows that Cairns did not experience the background swings that Caloundra did. Cairns is located much further up the east coast of Australia, in the tropics. Thanks to the Cairns station operator for providing this comparison.

    http://technologypals.com.au/wp-content/uploads/2017/07/Cairns-Caloundra-comparison-for-June-2017.jpg

    Water Tank Filter Test

    Here is a test of 34 grams of organic material caught in a local water tank inlet filter.

    http://sccc.org.au/wp-content/uploads/2017/07/Tank-filter-organic-mater-34-grams-240617-TV-7.2-89849-text.png

    The main isotopes detected were Beryllium Be-7 and Lead Pb-210. Beryllium Be-7 can be created naturally in trace amounts by spallation in the upper atmosphere by cosmic rays. Lead Pb-210 is the decay daughter of naturally occurring Radon-222 decay.

    Taking the difference in sensitivity into account, the Be-7 peak is around 14 times higher than than the chart indicates. The Pb-210 would be around twice as high as shown on the chart.

    That is a lot of Be-7 in 34 grams of material. Would the levels of Pb-210 and Be-7 detected in the organic material collected from the water tank filter be sufficient to explain the significantly elevated local background levels here in June?

    My Theory

    There must have been a significant amount of cosmic ray spallation happening in the upper atmosphere recently, to produce this much Be-7.

    The sun is becoming far less radiant. The sun is going into one of it’s quiet periods. These occur approximately every four hundred years. Less radiance means the sun’s heliosphere is much weaker. The sun’s heliosphere acts as a shield, protecting the Earth from in coming cosmic rays. A much weaker heliosphere means more cosmic rays strike the upper atmosphere, which results in more atmospheric spallation, hence more Be-7 is detected in the water tank filter test.

    I notice that when the elevated detections occurred in June, the wind was mostly coming from an easterly direction, off the Pacific Ocean. This suggests that volcanic and earthquake releases of naturally occurring Radon-222 into the atmosphere, was also a contributing factor.

  12. promark92 says:

    Salve,
    nelle lavorazioni che sto eseguendo con la mia cnc ho bisogno di fare degli avanzamenti con valori assoluti, ho letto che G90 è implementato ma quando eseguo
    G90X10
    G90X35
    il codice arriva a 10 e poi prosegue per la posizione 35 senza ripartire da zero.
    Vorrei capire se sto sbagliando qualcosa, se ho dimenticato di dichiarare qualcosa prima o altro.
    Grazie

    • Livio says:

      G90 vuol dire che da quel momento in poi tutte le coordinate sono assolute rispetto allo zero.

      Ma in ThereminoCNC le coordinate sono sempre assolute rispetto allo zero.
      Quindi il codice G90 conferma semplicemente una situazione già esistente.
      Quindi G90 non fa assolutamente niente.

      Se il desiderio era di avere coordinate relative (G91 e G92), mi spiace, ma le coordinate relative non ci sono.
      Bisogna dire al postprocessor del CAM di usare solo coordinate assolute.

      Se proprio non puoi fare a meno di utilizzare coordinate relative dovresti comprare una scheda da USB a Parallela e utilizzare la applicazione Mach3.

  13. Franco says:

    Ciao Livio, sto valutando a banco l’A4988, su tutti i 5 acquistati trovo un’anomalia settandoli a 8 e 16 microstep; il livello di corrente generato del primo microstep degli 8 o dei 16 dopo il passaggio sullo zero, sia verso il positivo che verso il negativo è maggiore di quel che deve essere, ovvero, quasi uguale al successivo microstep di corrente, nell’uso normale quasi non ci si accorge, ma l’anomalia influirebbe sicuramente sulla precisione di posizionamento, sarei curioso di sapere se sono solo i miei 5 a comportarsi così oppure è una caratteristica comune di questo driver, il segnale è identico in entrambe le fasi, visualizzato su un 7623A con probe Tek P6042 con impulsi a cadenza molto bassa, circa un secondo, se ti esce il tempo di fare una verifica fai sapere, ti ringrazio.

  14. Franco says:

    I motori in prova (3) sono vecchi MAE ex Olivetti, sostituendoli con un Sonceboz e dei Minebea il fenomeno risulta molte meno evidente ma sempre presente, potrebbe essere dovuto alla non perfetta struttura meccanica dei motori?

    • Livio says:

      Mi dispiace, non conosciamo questi driver così profondamente, sono prodotti da Pololu e non li abbiamo progettati noi ma “Allegro MicroSystems”.

      Comunque sono convinto che potresti confrontarne altri e saranno tutti uguali. Il datasheet parla di vari modi di funzionamento (Low Current Microstepping / Mixed Decay Operation ecc…) a seconda della corrente e delle preferenze per cui forse potresti farli lavorare diversamente.

      Leggi soprattutto le pagine 7 e 8 dove si vede il grafico sul “Mixed Decay Mode” con “Missed steps” che mi sembra proprio simile a quello che hai scritto.

      Comunque dovresti leggere attentamente il data sheet e probabilmente scopriresti perché si comportano così e se puoi fare qualcosa per modificare il loro comportamento.

      Un altra considerazione importante è che i microstep si dovrebbero utilizzare per ridurre le vibrazioni e non per aumentare la precisione. Ad esempio nella mia fresa ogni passo intero fa 5 centesimi. Questa risoluzione è già ottima per le lavorazioni (superiore alla precisione della meccanica) ma con i microstep la fresa vibra di meno e lavora meglio.

      Perché dico che i microstep non aumentano la precisione? Perché le posizioni intermedie sono solo delle indicazioni di massima e basta fare più o meno coppia per spostare l’asse del motore rispetto a questa posizione “ideale”.

      Se hai una macchina che si basa sulla precisione di posizionamento data dai microstep dovresti quindi anche garantire che la coppia sul perno sia sempre molto piccola, idealmente zero.

      Se hai una macchina di questo tipo e non riesci a risolvere leggendo il datasheet allora gli A4988 non vanno bene e dovresti provare i DRV8825. Non so come si comporteranno nel tuo caso ma sono notevolmente diversi (progettati da Texas Instruments) e quindi si comporteranno diversamente.

      • Franco says:

        Grazie Livio del suggerimento, curioserò meglio nel datasheet del componente, l’interesse per questi driver è solo per diletto, non ho nessuna macchina che si usa, proverò anche gli 8825, grazie ancora, Ciao.

  15. Buongiorno Livio,
    scopro solo adesso questo interessante blog e essendo interessato alla realizzazione, in proprio, di un sistema Theremino, ti chiedo gentilmente dove posso acquistare i vari componenti (in particolare gli integrati). Sono un elettronico e non un musicista ma gradirei cimentarmi in questo progetto per generare suoni e accordi da mettere come commento musicale ai video di mia produzione.
    Inoltre ti chiedo se posso interfacciare Arduino con un sistema analogo, visto che uso Arduino per altri impieghi e ho l’attrezzatura necessaria per qualunque esperimento (generatore di funzioni, oscilloscopio, etc…).
    Ringraziandoti, ti auguro una felice giornata.
    Saluti,

    Gian Battista Pettinelli

    • Livio says:

      I componenti singoli (integrati, resistenze ecc..) si acquistano da Farnell o da Mouser o su eBay. E le liste di componenti da acquistare sono nei progetti del Master e dei CapSensor che si scaricano da questa pagina:
      https://www.theremino.com/technical/schematics

      Tieni conto però che ordinare tutti i componenti richiede molte ore di lavoro, probabilmente giorni, anche perché spesso qualcosa manca e si devono trovare alternative valide.

      Poi devi anche considerare che ti servirà un programmatore di PIC per programmare i firmware negli integrati e che imparare a usarlo, fare i cavetti giusti ecc.. potrebbe prenderti una settimana di tempo (ci sono sempre piccoli problemi e piccoli errori).

      Infine non è detto che ti funzionino come dovrebbero perché potresti aver trascurato l’importanza di qualche particolare o aver sbagliato qualcosa.

      Queste premesse erano per consigliarti di prendere un Master e uno o due CapSensor su thereminostore o su eBay. Tutto contato spenderai meno che a farteli.

      Ma naturalmente se vuoi avere il piacere di costruirli da zero tutto questo non vale più e in tal caso saremo sempre disponibili per aiutarti.

      Riguardo ad Arduino mi spiace, non lo conosciamo e quindi non so come potresti utilizzarlo. I nostri moduli si leggono via USB e non possono comunicare con un Arduino. Da quel poco che ne so Arduino non utilizza una vera USB ma una seriale virtuale. Probabilmente un esperto di Arduino potrebbe risolvere il problema della comunicazione con i nostri moduli ma poi dovrebbe tradurre tutto il firmware e il software che abbiamo scritto per far suonare il Theremin e questo non sarebbe solo lungo ma proprio impossibile. Il nostro software supererebbe di cento volte sia la sua capacità di memoria che la sua potenza di calcolo. Arduino non ha il coprocessore matematico e la nostra applicazione ThereminSynth ne ha proprio bisogno.

  16. Claudio says:

    Buon giorno Livio.
    In attesa che arrivi la scheda masterV5 per i primi esperimenti sto lavorando col Theremino-SDR: avete realizzato davvero un gran bel lavoro, migliore di altri programmi sdr che privilegiano menù, plugin e bottoni rispetto alla semplicità d’uso che non toglie nulla alla completezza di Theremino-SDR.
    Ho collegato Theremino-SDR ad un arduino che controllerà un generatore DDS in I2C: per la scrittura dello slot M con la frequenza ho usato Theremino-serial e la sintonizzazione remota funziona perfettamente.
    Sono invece in difficoltà per la lettura dello slot M+10 con il livello del segnale: lo so che bastano poche modifiche ai sorgenti presenti sul vostro sito, ma la mia abilità di programmatore si ferma al fortran (!) e a qualche frammento di C.

    E’ possibile leggere e scrivere gli slot da Processing? C’è un qualche componente da installare? Che tu sappia qualcuno ha sviluppato un bridge bidirezionale (quello del geiger trasmette ma non riceve)?
    Lo scambio dei dati sarebbe poi semplicissimo: inviando un numero positivo si scrive lo slot M (anche fisso) con la frequenza mentre inviando un numero negativo si richiede la lettura dello slot M+10 con il livello del segnale sintonizzato come da convenzione di Theremino-SDR.

    Complimenti ancora per il vostro lavoro: è davvero notevole ed innovativo!

    • Livio says:

      Mi spiace ma un esempio per Processing non c’è. Ma abbiamo fatto esempi per MaxMsp che dovrebbe essere molto simile. E anche esempi per comunicare in rete via UDP con messaggi OSC. E ci sono anche esempi per ogni linguaggio dal C++ a Phyton, al VBA (Visual Basic For Applications – Excel), CSharp, VB6, ecc… per cui sono sicuro che quando conoscerai meglio il sistema troverai un modo di ottenere quello che ti serve.

      Non capisco però a cosa possa servire un Arduino, sei già su un PC con tutta la potenza di un vero sistema operativo, puoi usare un Tablet TouchScreen che ti da un meraviglioso pannello, un processore quad core e mille altre cose utili tra cui le batterie e il circuito di ricarica, aggiungere un Arduino è come aggiungere dei pedali da bicicletta a una Ferrari.

      Ripensandoci forse ho capito, in effetti hai scritto “nell’attesa del Master…”, ma hai anche scritto “un Arduino che controllerà…” e questo non lo capisco proprio.

      • claudio says:

        Grazie per la risposta!
        Arduino mi serve solo per controllare un generatore dds che lavora in i2c: ho letto nel blog che il master theremino non gestisce tale protocollo. Il dds sarà messo in passo con la frequenza sintonizzata da rds- theremino per realizzare una sorta di tracking fra generatore esterno e sintonizzatore sul PC.
        Avevo già visto che per MaxSmp e Vb avete sviluppato dei plugin che gestiscono la lettura/scrittura degli slot. Se, come avete già fatto per la macro office, nel prossimo futuro ne svilupperete uno anche per Processing (una libreria con solo due funzioni ReadSlot e WriteSlot) penso che molti saranno entusiasti. Nell’attesa cercherò di “coinvolgere” qualche altro interessato (e più abile di me!) a scrivere un bridge bidirezionale per leggere e scrivere gli slot da seriale.

        ps. giusto stamttina il postino mi ha consegnato il masterV5 che avevo ordinato sabato: sarà una settimana interessante!

        • Livio says:

          Potresti generare una frequenza da 250 Hz fino a 5 MHz con le uscite FastPWM del Master. Aggiungendo un mosfet potresti trasmettere con quelche watt. Poi modificando il valore di uno slot potresti trasmettere in AM o in CW. E infine, impostando un filtro strettissimo nello SDR (qualche Hz soltanto) potresti andare lontano con potenze ridicole. Esperimento simpatico da fare con tre o quattro componenti in tutto.

        • Livio says:

          Partendo dal bridge attuale non credo sia molto difficile farlo bidirezionale. Suppongo che stai parlando del SerHAL:
          https://www.theremino.com/downloads/foundations#serihal

          Potresti chiedere a Marco Russiani che lo ha scritto, se ha tempo di espanderlo. Nella pagina c’è la sua mail, scrivigli.

  17. B says:

    Ciao, avrei bisogno di alcune info. Sto cercando di unire adc-2v theremino ad un estensimetro(trasduttore) a filo con lo scopo di misurare il movimento di un pistone. Sai dirmi se avete applicativi simili che possono fare al caso mio?

    • Livio says:

      Un estensimetro è di fatto un quarto di una cella di carico. Quindi dovresti aggiungere tre resistori dello stesso valore del tuo estensimetro e costruire un ponte completo. Il ponte va poi collegato nello stesso modo che si userebbe per una cella di carico.

      Come sono fatti i ponti a quattro resistori lo trovi in Internet, ad esempio qui:
      http://circuitielettronici.it/costruzioni/amplificatori/amplificatore-per-estensimetri

      Come impostare l’Adc24 lo trovi a pagina 20 delle istruzioni dell’Adc24.

      • B says:

        Ti ringrazio della risposta, sono riuscita a ridurre/diversificare il mio raggio di ricerca. Ora, ho visto questi “Sensori di distanza Sharp a infrarossi” sempre dal vs sito, i tre modelli hanno range di misura diversi tutti calcolati in cm, ma non c’è specificata la precisione, è in cm anch’essa?
        Se è in cm, c’è modo di raggiungere il mm o decimo di mm?
        Inoltre ho letto che bisogna controllare e ricontrollare il collegamento tra sensore e adc, puoi mostrarmi un datasheet chiaro per creare tali collegamenti?

        • Livio says:

          La precisione dei sensori a infrarossi è molto grossolana. Probabilmente avrai errori di alcuni millimetri, ma peggio ancora non hai una relazione lineare tra spostamento e tensione. Guarda le curve e vedrai che non sono delle rette.

          Se devi misurare uno spostamento forse dovresti usare dei potenziometri lineari che sono precisissimi. Se li colleghi a un Adc16 del nostro modulo Master avrai una precisione intorno al decimo di millimetro su una corsa di 10 o 20 centimetri. Se invece li colleghi a un modulo Adc24 avrai una precisione ancora maggiore.

          https://www.theremino.com/hardware/inputs/sensors#pot
          https://www.theremino.com/hardware/devices#master
          https://www.theremino.com/hardware/adapters#adc24

          • B says:

            Ok! Grazie mille! Mi sono buttata sui sensori laser sharp. Ho visto che hanno correnti e tensioni molto più elevate di quelle sopportabili dal mio ADC 24-V2, ho calcolato le resistenze necessarie, ma se avessi uno schema elettrico da confrontarle sarei più tranquilla. Puoi consigliarmi qualcosa?

            • Livio says:

              I sensori Sharp che conosco non sono laser, illuminano con un LED a infrarosso.

              Stiamo parlando degli stessi sensori, cioè quelli che si trovano in questa pagina?
              https://www.theremino.com/hardware/inputs/sharp-sensors

              Se sono loro allora:

              1) Sono talmente imprecisi che non c’è nessun bisogno dell’Adc24, puoi collegarli a un Adc16 del Master.

              2) La loro tensione di uscita va da zero a 3 volt circa. Quindi non sono “tensioni molto più elevate di quelle sopportabili”.

              3) Hai anche scritto “e correnti” e questo non mi è comprensibile. Quello che conta è inviare al Master o all’Adc24 una tensione compresa tra zero e 3.3 volt e questi sensori lo fanno.

              Quindi non ci vogliono resistori. L’unica cosa a cui devi stare attenta è non invertire il positivo e negativo della alimentazione e non scambiare il filo di segnale per errore con la massa o con il positivo.

              Se vuoi essere sicura fai i collegamenti facendo bene attenzione e poi prima di dare tensione ci mandi alcune foto dei collegamenti e te li controlliamo.

              Per mandare le foto scrivi a:
              “engineering chiocciola theremino punto com”

  18. Giacomo says:

    Buonasera, vi ringrazio innanzitutto di aver pensato a theremino è davvero potente leggendo i vostri progetti. Mi chiamo Giacomo ho appena iniziato ad usare theremino .
    Il mio progetto è creare un programma per la gestione e la combustione di una caldaia a Cippato. Ho cominciato ad usare theremino automation ma non riesco a far eseguire nessun commando al modulo master tranne accendere e spegnere i led , non riesco a fare eseguire i comandi if else . Chiedo se esiste una guida per il programma con alcuni esempi per poter far pratica?
    Il mio fine sarebbe fare un programna in vbnet per creare anche un interfaccia grafica per l utente ; sapreste consigliarmi dei manuali validi? Premetto che sono all’anizio e a digiuno di programmazione.
    Grazie in anticipo per l aiuto

    • Livio says:

      Esistono centinaia di guide in internet ma leggere manuali non è la strada giusta.
      Per imparare a programmare si prendono esempi di semplici programmi, li si provano e li si modificano. Poi si va a leggere come sono scritti altri programmi che fanno operazioni che interessano e si copiano le istruzioni da essi.

      Nel sistema theremino ci sono oltre 50 esempi di applicazioni che fanno veramente di tutto, non c’è guida migliore.

      Bisogna però mettere in conto che per imparare a programmare ci vogliono una pazienza infinita e un mare di tempo. Qualcosa si impara nei primi anni ma per diventare davvero bravi ci vogliono decenni. E non tutti possono dedicare la loro vita alla programmazione, ci sono anche altre cose da fare a questo mondo. Per questo motivo abbiamo preparato il sistema theremino che permette di fare molto anche senza programmare, o facendo piccole modifiche alle nostre applicazioni.

  19. Anonymous says:

    ciao livio seguiro il tuo consiglio.
    non riesco a trovare un programma gia fatto per il controllo di processo mi puoi dire dove trovalo?
    Grazie
    Giacomo

  20. franco maccio says:

    Ciao Livio, chiedo un consiglio in merito ai dispositivi da impiegare nel sistema di sicurezza di un pesante portone in metallo azionato da pistoni idraulici; emettitore laser visibile, posizionato sulla superficie interna in angolo, primo specchio- secondo specchio- ricevitore, il perimetro è protetto, sapresti suggerire tra quali modelli orientarsi per i due componenti? Secondo problema, disporre di un segnale con risoluzione di 1-2 mm, proporzionale alla distanza percorsa dell’asta dei pistoni ( 75 cm di corsa), ovviamente i due sistemi, integrati con gli attuatori idraulici non fa uso di computer, ti ringrazio se riesci a suggerirmi qualcosa.

  21. Marco says:

    ciao Livio ,
    seguo con molto interesse i vs. articoli e le vs. realizzazioni posso chiederVi , se è possibile aggiungere la data in capo ad ogni nuova aggiunta di testo nelle varie applicazioni?
    Questo perchè mi semplificherebbe in caso di nuove informazioni ( …:) sai ad una certa età la memoria lascia un po’ a desiderare)
    Grazie
    Marco

    • Livio says:

      Cosa sarebbe la “aggiunta di testo” ?
      Nei file di documentazione c’è la data ai piedi di ogni pagina.
      Nei download delle applicazioni c’è la versione e spesso anche un elenco delle versioni precedenti.

      Quello che conta sono gli eseguibili è la documentazione in PDF, le frasi sul sito ogni tanto vengono migliorate ma è impossibile aggiungere date ogni volta, alla fine ci sarebbero date ad ogni riga e non si riuscirebbe più a leggere il testo.

      • Marco says:

        Ciao Livio,

        io intendevo nella pagina delle applicazioni , magari a fianco del titolo la data dell’ultima volta che si è aggiornato qualcosa , per esempio sul primo titolo . “accendere i led” metterei ” accendere i led – 1-12-2017 2 così a colpo d’occhio vedo che per quell’argomento si è aggiornato qualcosa.

        Grazie

        Marco

        • Livio says:

          La tua idea non è male ma abbiamo già un metodo migliore, la pagina “Novità e aggiornamenti”. In quella pagina scriviamo ogni novità importante:
          https://www.theremino.com/blog/tips-and-tricks/news

          Con le date dovresti scorrerle tutte per trovare le novità. Invece con la pagina News basta che leggi gli ultimi messaggi.

          Inoltre le ultime news appaiono a destra in alto in ogni pagina e basta cliccarci sopra per arrivare subito alla pagine delle novità.

          Attenzione che le pagine del blog contengono solo un numero limitato di commenti per vedere quelli precedenti si deve premere “Older comments” che si trova alla fine della pagina.

  22. Gianni says:

    Buon. Giorno Livio,
    Volevo sapere se uscirà un nuovo master, questo perché volevo acquistare l ultima versione.
    Purtroppo sono soggetto alla legge di Murphy ho acquistato il 3 ed è uscito il 4, ho acquistato il 4 ed è uscito il 5, è un po’ che aspetto non vorrei acquistare ora il 5 ed esce una nuova release.
    Grazie

    • Livio says:

      Non uscirà un nuovo Master per molto tempo.
      Comunque 4 e 5 sono assolutamente identici, hanno lo stesso firmware e hanno solo alcuni piedini spostati di mezzo millimetro.

      Il 3 è praticamente uguale anche lui, se lo programmi con l’ultimo firmware e saldi due Pin al posto de quarzo piccolo, diventa identico agli altri. Oppure lo mandi a Lello di thereminoshop e te lo aggiorna gratis.

  23. Roberto says:

    Buongiorno Livio,

    Innanzitutto tantissimi complimenti per il lavoro che fate e rendete disponibile a tutti.
    Cosa più unica che rara di questi tempi…
    Vorrei chiedere, volendo realizzare il Pulsometer da voi proposto, se il led Optek op240c può essere sostituito con op240b. La sola differenza sembra nel range di aperture radiant incident.
    Questo per evitare costi di spedizione esorbitanti per ottenere la versione “c”.

    Grazie
    Roberto

    • Livio says:

      Si puoi tranquillamente usare la versione B, non cambia niente.
      La versione B emette mediamente un 30% in più di luce e, guardando il datasheet, si vede anche che da un componente all’altro ci possono essere differenze anche maggiori.
      Ma tanto c’è il trimmer di regolazione che può compensare ben di più di queste piccole differenze.

      • Roberto says:

        Bene. Scusami ancora Livio, forse non ho letto tutte le istruzioni, ma su cosa mi baso poi per effettuare la regolazione del trimmer?

        Grazie ancora.
        Roberto

        • Livio says:

          Se c’è troppo segnale abbassi il trimmer e viceversa. Il segnale lo vedi nel grafico del Theremino ECG ed è abbastanza evidente capire se è troppo o troppo poco.

          Purtroppo alcune persone, in alcune ore, hanno un segnale molto basso. Magari portare fuori il trimmer e farlo diventare un vero potenziometro potrebbe essere utile.

          Oppure potresti usare la versione che abbiamo fatto per l’Arduino Nano, la quale ha un regolatore di guadagno automatico nel firmware.
          https://www.theremino.com/downloads/foundations#arduhal
          https://www.theremino.com/wp-content/uploads/files/Theremino_ArduHAL_Reading_I2C_Sensors_ITA.pdf

          La versione per Arduino ha il guadagno automatico ma il segnale è leggermente più rumoroso. Non so quale consigliarti, in fondo vanno bene tutte e due. Scegli tu a seconda se preferisci un preamplificatore tutto analogico, da montare con componenti discreti, o un sensore già pronto più un Arduino Nano.

          In caso attenzione a prendere un Arduino nano con il chip CH340 perché quelli con il chip FT232 non vanno bene.

  24. BR1 says:

    Buongiorno sono interessatissimo alla emotion meter ma so poco niente di PC. Qualcuno potrebbe aiutarmi indicandomi i vari passaggi per assemblare e usarne uno? Grazie mille

    • Livio says:

      Consiglierei di iniziare con qualcosa di semplice:
      – Collegare due cilindri di acciaio al SIGNAL e GND del Pin 1 del Master
      – Utilizzare la applicazione Theremino_HAL e configurare il Pin 1 come Res16
      – Mantenere accesa la applicazione Theremino_HAL
      – Provare con la applicazione EmotionMeter cosa riesci a ottenere

      Eventualmente in seguito potresti utilizzare o un DiffMeter o un Adc24 in modo da avere un ingresso differenziale e fare qualcosa di più complesso.

      Con un ingresso differenziale si deve dare inviare una debole corrente con due resistori. Un minimo di conoscenze di elettronica ci vuole.

      Magari in futuro potrai chiedere a Lello di thereminostore di farti un modulo DiffMeter adattato a quest’uso e insegnarti a usarlo: lello@thereminoshop.com

      • BR1 says:

        Grazie mille comincio con queste informazioni poi appena vedo i risultati ti faccio sapere. Grazi ancora.

        • Livio says:

          Probabilmente ti potrà aiutare anche Maurizio, ora gli scrivo e gli dico di dare una occhiata a questi messaggi.

          • Anonymous says:

            Ciao Livio e BR1.

            La parte elettronica di questo progetto è piuttosto semplice.
            Ho provato varie configurazioni, e apparentemente funzionano tutte.
            La parte più critica è costituita dai sensori, che devono avere una superficie di contatto molto estesa, ed essere costituito da materiali particolari.
            I sensori originali degli apparecchi degli anni 80 erano due lattine di vernice vuote, che a quei tempi erano costruite in ferro stagnato esternamente.
            In seguito, sono stati sostituiti da tubi in plastica con ricopertura in argento, sicuramente migliori. Si possono trovare in internet, ma sono costosi.
            Perchè il sistema funzioni correttamente, bisogna tenere in mano i sensori per qualche minuto: un tempo si diceva che si devono scaldare.
            L’uso va fatto da due persone, una che impugna i sensori e l’altra che legge lo strumento, e pone delle domande che simolano emozioni nel soggetto misurato.
            Chiedi pure se hai bisogno.
            Ciao
            Maurizio

  25. BR1 says:

    Ciao grazie per le informazioni. Devo partire da zero e recuperare i componenti prima , per me la parte più semplice è quella dell’ uso che se ne può fare , la parte tecnica molto più complicata perché ne so pochissimo, per questo volevo chiederti praticamente assistenza totale e passo passo se per te non è un problema. Intanto vorrei sapere cosa devo acquistare e dove lo trovo, poi quando ho recuperato il tutto possiamo procedere. Se ti va di aiutarmi mi faresti un grandissimo favore. Grazie mille intanto.

    • Maurizio says:

      Ciao BR1.
      Dici che hai poca dimestichezza, quindi ti scrivo istruzioni e consigli passo-passo.

      Prima di tutto procurati l’hardware di base, ovvero un Theremino master, un po’ di fili per gli ingressi con i connettori già cablati, alcune resistenze di valore fisso (1K, 2,2K, 4,7K, 10K) e un potenziometro da 10K.
      Mentre aspetti che arrivi il materiale scarica le applicazioni da Theremino, ovvero HAL e Emotion meter, e prendici confidenza. Leggi con calma e attenzione i file di help, e se hai dubbi chiedi.
      Inizia a fare delle prove per capire come funziona il sistema, collegando il master con un cavo USB e prendendo dimestichezza, inizia leggendo il valore di alcune resistenze e del potenziometro direttamente da HAL.
      Poi avvia l’applicazione emotion meter, e anche qui inizia leggendo il valore di alcune resistenze e del potenziometro.
      Quando il funzionamento di base ti è chiaro, puoi collegare due sensori e provare a leggere da un soggetto umano.
      ATTENZIONE! La tensione utilizzata per la misura è molto bassa, e quindi assolutamente sicura, ma considerando che la superficie di contatto dei sensori è piuttosto ampia, è bene evitare di alimentare il sistema con tensione di rete.
      Per le prove con soggetto umano, è preferibile utilizzare un computer portatile, alimentato solo a batterie, quindi isolato dalla rete a 220V.
      Questa precauzione è forse un eccesso di zelo, ma è sempre meglio essere prudenti.
      Gli strumenti originali prodotti negli anni 80 (e anche i successivi) funzionavano a batterie ricaricabili, e un interblocco impediva di utilizzarli mentre erano in ricarica.

  26. BR1 says:

    Fantastico qualche ora fa ho contattato una persona per l’acquisto di un portatile usato, un dell che gira con XP che è compatibile con HAL e Emotion Meter se non sbaglio e ho visto che Master V5 si può prendere su EBay. Le altre cose penso di trovarle anche in negozio. Appena ho il PC scarico i programmi e procedo come mi hai consigliato. Sicuramente scriverò ancora per altri consigli . Ciao e grazie ancora.

  27. BR1 says:

    Ho avuto qualche problema con il PC ma ho fatto tutto quello che mi hai consigliato. HAL è installato e anche EmotinMeter. Sto prendendo mano con i comandi e mi sono anche “attaccato” e effettivamente si riesce a leggere la resistenza cutanea. Ma ho un problema perché con HAL va tutto bene ma con E-Meter no. Quando lo avvio e lo connetto al master mi appaiono i pin ma quando clicco sopra non esce la finestra di configurazione e in più non ci sono le istruzioni come HAL solo un foglio di testo. Hai qualche consiglio?

    • Maurizio says:

      Ciao BR1.

      Se vedi la resistenza cutanea con HAL sei già a buon punto.

      Purtroppo, il programma emotion meter è solo al primo stadio di sviluppo, ci sono ancora molte cose da fare per renderlo pienamente operativo.
      Al momento, puoi solo salvare la configurazione con un nome, e poi ricaricarla quando vuoi.
      Le uniche cose che devi configurare per iniziare sono lo slot di ingresso nel riquadro della comunicazione, e lo zero e il gain nel riquadro dei controlli. Non toccare altro.
      Lo slot di ingresso deve essere lo stesso nel quale vedi la resistenza in HAL.
      Prima di tutto metti un potenziometro al posto degli elettrodi, e fai in modo di vedere in HAL la stessa misura di resistenza che vedi con gli elettrodi impugnati.
      A questo punto in emotion meter modifica lo zero, scrivendo un numero, finchè la lancetta non si sposta dentro alla zona SET.
      Se ricordo bene, il numero da mettere nella casella zero è uguale o quasi a quello che leggi in HAL.
      Prova a cambiare un pochino la posizione del potenziometro, guarda come si sposta l’ago, e allenati a capire come regolare lo zero.
      Ora sei pronto a passare a soggetto umano.
      Per fare la regolazione dello zero, soprattutto le prime volte è meglio essere in due, uno che impugna gli elettrodi e l’altro che scrive il numero per regolare la lancetta.
      Tieni conto che lo strumento originale è nato per essere usato in due.
      Il soggetto sotto osservazione deve impugnare gli elettrodi avvolgendoli completamente con le mani, ma senza stringerli, e non deve indossare anelli o altri oggetti metallici in contatto con gli elettrodi, perchè falsano le misure.
      Il diametro degli elettrodi deve essere tale da poterli impugnare senza sovrapporre il pollice alle altre dita, ma non più grandi.
      Una volta regolato lo zero con gli elettrodi impugnati correttamente, se il soggetto stringe moderatamente gli elettrodi l’ago deve andare a fondo scala a destra, senza superarlo.
      Se non è così, bisogna regolare il gain per ottenere questo effetto.
      A questo punto, si può iniziare a chiedere al soggetto di ritornare con la mente a momenti della sua vita particolarmente importanti, e raccontarli.
      Le emozioni piacevoli muovono l’ago verso destra, quelle spiacevoli verso sinistra.
      Chiedendo al soggetto di raccontare l’episodio più volte, si ha un effetto sempre meno visibile sull’ago.
      Attenzione, perchè non tutti i soggetti faranno muovere l’ago allo stesso modo.
      Alcuni non lo muovono affatto, altri lo muovono in modo notevole.
      Generare autonomamente emozioni è più difficile, perchè si tende ad autocompensare.

      Fai un po’ di prove, e dimmi come funziona.

      Ciao
      Maurizio

    • Anonymous says:

      Probabilmente quello che ti sta bloccando è che ti aspetti che E-Meter faccia tutto da solo.
      Ma non è così.

      Devi mantenere avviato anche l’HAL.

  28. BR1 says:

    Ho provato tutto. Quando apro il pin da E-meter non ci sono i valori come in HAL. Comunque riprovò tutto, sono molto interessato.

    • Anonymous says:

      Ma tieni attiva ANCHE la applicazione HAL ?
      E lo slot Input nell’Emotion Meter è lo stesso Slot che hai impostato nel Pin di input nell’HAL?

      Poi devi regolare Zero (nell’emotion meter) per avere l’ago nella posizione SET
      E anche Gain per avere una amplificazione del movimento adeguata.

      Se non riesci scrivici a engineering@theremino.com
      poi ci metteremo in contatto con TeamViewer e te lo faremo funzionare.

  29. Maurizio says:

    Livio, forse per chi è alle prime armi si potrebbe mettere nel programma un pulsante set zero, oltre alla impostazione da slot, cosa dici?
    E magari, anche una casella che visualizza il valore che arriva nello slot dell’input.
    Si potrebbe fare in una finestra pop-up, richiamabile da menù, per conservare la semplicità dell’interfaccia.
    Anzi, si potrebbe mettere in questo pop-up tutta l’impostazione, e lasciare nella visualizzazione principale solo la lancetta e i controlli di zero e gain, magari come slider.

    Come sempre sono parecchio impegnato, ma nel fine settimana (sabato sera/domenica mattina) cerco di fare qualche prova, per aiutare BR1.
    Ma penso che lui riuscirà a risolvere prima che io faccia qualcosa.
    Di certo si blocca per qualche piccolo intoppo facilmente risolvibile. Se vede i numeri in HAL, il più è fatto.
    Magari vi siete già sentiti e avete risolto…
    Ciao

  30. BR1 says:

    Io posso lavorarci un’ ora un’ ora e mezza da lunedì a venerdì quindi ti saprò dire martedì se sono riuscito a fare qualcosa. Perdonami una cosa comunque, a parte i vari bottoni e le altre cose, non si potrebbe mettere la lancetta a posto? Grazie

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